È un freddo sabato sera, una tazza di tè caldo al nostro fianco, e siamo sotto una coperta, preparandoci per un altro episodio... che inevitabilmente si trasforma in cinque. O dieci.
Potremmo chiederci: “Come siamo finiti qui?” Bene, ricordi i giorni in cui dovevamo aspettare pazientemente un'intera settimana per dare un'occhiata ai nostri personaggi televisivi preferiti? Storia antica, vero? In questi giorni, con l'ascesa esplosiva di piattaforme di streaming come Netflix, Hulue Amazon Prime, quei rituali settimanali un tempo preziosi si sono trasformati. I contenuti televisivi del mondo, o almeno così sembra, sono a portata di mano, pronti per essere consumati in un sorso insaziabile.
Piattaforme di streaming? Sono i facilitatori del nostro tempo e non ci lamentiamo. Hanno rimodellato il panorama dell'intrattenimento, trasformandoci da spettatori settimanali in maratoneti. Pensaci e basta.
Nell'arco di un fine settimana, possiamo viaggiare dagli intrighi politici di Washington, DC, ai regni mistici di Westeros e persino fare una deviazione attraverso il Sottosopra. Tale è il potere e il fascino del binge-watching.
I vantaggi del binge-watching
Anche se a volte scherziamo sulla nostra “dipendenza” dal prossimo episodio, in realtà c'è un lato positivo in questo fenomeno.
Connessione culturale
Quando ci tuffiamo a capofitto in uno show televisivo e ne emergiamo senza fiato ore dopo, non siamo solo intrattenuti: siamo cambiati. All'improvviso, siamo a conoscenza, parte della tribù che parla fluentemente il "gergo degli ultimi spettacoli". Il refrigeratore d'acqua dell'ufficio? Quella diventa la nostra sala conferenze, dove analizziamo i colpi di scena e gli archi dei personaggi. E questo è il bello del binge-watching: crea esperienze condivise. Abbiamo tutti provato quel piccolo brivido quando qualcuno dice: "Oh, lo guardi anche tu?" Questo è un punto di contatto culturale proprio lì.
Nel 2020, ad esempio, ben 62 milioni di famiglie hanno guardato "Il gambetto della regina' nei suoi primi 28 giorni su Netflix. Non stavamo solo guardando; ci legavamo soprattutto per gli scacchi! La serie è diventata un punto di partenza di conversazione universale, trascendendo età, confini e background. È una testimonianza di come contenuti degni di nota possano avvicinare una società diversificata, un episodio alla volta.
Immersione profonda
La maggior parte di noi si è trovata così assorbita da una storia che il mondo esterno semplicemente... è svanito. Questa è la pozione magica chiamata 'immersione profonda'. Il binge-watching non riguarda semplicemente la visione; si tratta di sentire. Guardando gli episodi uno dopo l'altro, cavalchiamo l'onda della narrazione senza interruzioni stridenti. Nessuna pausa di una settimana, nessuna pubblicità, solo una storia pura e genuina.
Ricordi quella sensazione di sprofondamento quando il nostro personaggio preferito era in pericolo? O l'euforia quando hanno trionfato? Quelle emozioni sembravano reali perché, per quelle ore, abbiamo vissuto in quell'universo. La continuità ci consente di formare connessioni più profonde e viscerali, legandoci alla storia in modi che un episodio sporadico qua e là non avrebbe mai potuto.
Controllo sulla visualizzazione
Sono finiti i giorni in cui adattavamo i nostri programmi agli orari TV. Siamo al posto di guida adesso. Vuoi guardare un episodio alle 3 del mattino? Fallo. Hai voglia di fermarti per inveire sulla decisione di un personaggio? Premi quel pulsante di pausa. Il binge-watching ci ha consegnato le redini e, oh, come abbiamo galoppato.
Ma cosa succederebbe se ti dicessimo che c'è una nicchia là fuori che si sta muovendo un po' controcorrente? Se lo streaming non è proprio il tuo stile, dovresti cercare come guardare la TV senza Internet. Vecchia scuola? Forse. Una pausa rinfrescante dalla norma? Assolutamente.
Valore terapeutico
Ok, mani in alto. Quanti di noi hanno pronunciato le parole: "Ho solo bisogno di rilassarmi con un bello spettacolo"? 🙋♂️ 🙋 Tutti lo abbiamo. E dietro c'è la scienza. Coinvolgersi in una trama avvincente, soprattutto dopo una giornata faticosa, può essere terapeutico. Per quelle ore, le nostre preoccupazioni sono silenziose e veniamo trasportati in terre, galassie o tempi lontani.
Quindi la prossima volta che metti in coda il tuo programma preferito, ricorda: non stai procrastinando. Sei auto-consolante. Avanti, concediti quella licenza terapeutica. Te lo sei guadagnato!
Cose da tenere in mente
Va bene, quindi ecco la parte non così eccezionale delle nostre maratone televisive: stare seduti per ore non fa alcun favore al nostro corpo. Il comportamento sedentario prolungato è stato collegato a problemi come malattie cardiache e diabete. Sì, non così divertente, vero? Poi c'è il nostro amato sonno. Secondo uno studio del Journal of Clinical Sleep Medicine, i binge-watcher hanno segnalato una peggiore qualità del sonno e maggiore affaticamento. Si scopre che un altro episodio potrebbe rubare quelle preziose Z. Ahia.
Non stiamo dicendo di arrendersi. Oh no, tutt'altro. Ma forse è giunto il momento di aggiungere un pizzico di consapevolezza. Come? Consideriamo l'idea di fissare un limite. Forse tre episodi, non tredici? Ed ecco un punto di svolta: guarda con intento. Vivi il momento, assapora ogni svolta e svolta e, quando tutto è finito, spegniti e rifletti. Lasciamo marinare un po' la storia. Fidati di noi; fa la differenza.
Buona visione e, ehi, ricordati di fare stretching ogni tanto! 😉🍿