Ren Zhengfei, il fondatore di Huawei, sta già iniziando a parlare di 6G parlando del suo flusso e dei suoi utilizzi. Grazie alle frequenze terahertz, questa nuova rete potrebbe raggiungere velocità 100 volte superiori al 5G e potrebbe creare un nuovo modo globale di comunicare.
Mentre si prevede che il 5G inizi la sua diffusione commerciale nel mondo, cosa che dovrebbe avvenire nel 2020, alcuni stanno già pensando al 6G. È il caso ad esempio di player come LG, Samsung o Huawei che hanno recentemente confermato che il loro dipartimento di ricerca e sviluppo ha già iniziato a lavorare sulla questione della sesta generazione di reti mobili.
Ren Zhengfei, il fondatore di Huawei, ha parlato del 6G su un canale televisivo nazionale. Se le sue promesse sono un sogno, per ora non lo sono. In effetti, il processo è appena iniziato e dovrebbero volerci circa 10 anni prima di vedere i primi pacchi arrivare presso i nostri operatori.
Frequenze terahertz
Mentre il 5G si basa sulle onde millimetriche, il 6G dovrebbe basarsi sulle frequenze terahertz, cioè onde comprese tra 100 GHz e 30 THz.
Secondo Ren Zhengfei, ciò dovrebbe consentire al 6G di raggiungere velocità fino a 100 volte superiori a quelle del 5G. Per fare un confronto, le velocità previste del 5G dovrebbero essere comprese tra 100 Mbps e 20 Gbps.
Nel 2013, in un articolo accademico pubblicato dai ricercatori del Karlsruhe Institute of Technology, si legge che, ipoteticamente, l’utilizzo di queste onde consentirebbe di raggiungere Tb/s su distanze superiori a 1 chilometro. I primi test hanno già raggiunto i 3 Gb/s nel 2012. Su distanze più brevi – nell'ordine dei dieci metri – alcuni sono riusciti a raggiungere anche i 100 Gb/s.
Un nuovo modo di comunicare
Oltre a questi miglioramenti del flusso di flusso, Ren Zhengfei afferma che il 6G dovrebbe cambiare completamente il modo in cui comunichiamo creando una rete completa “nell’aria, nello spazio, sulla terra e in mare”. Gli usi restano ovviamente ancora da definire – come quelli del 5G – ma il fondatore di Huawei pensa che “il 6G sarà ampiamente utilizzato per l’Internet delle cose (IoT), usi industriali, guida autonoma, fabbriche intelligenti e altri ambiti ”.
Tieni presente che le cose possono ancora cambiare tra 10 anni e il caso di Huawei è tanto più speciale in quanto il produttore non è riuscito a fare la pace con gli Stati Uniti.