Questi sono i nomi delle marche automobilistiche che di solito le persone scrivono in modo sbagliato, almeno una volta! Ecco i marchi che spesso vengono scritti in modo sbagliato.
Il marchio Hyundai è quello che gli utenti del web faticano a scrivere correttamente più di ogni altro. Da un sondaggio condotto da confuso.com risulta che l'azienda coreana, che intanto riflette sul business del futuro, è risultata vincitrice, grazie ad un enorme vantaggio sulla prima inseguitrice, Volkswagen, che “zoppica” con poco più di un milione di ricerche errate, tamponate da Porsche che segue a centomila lunghezze.
1. Hyundai
2. Volkswagen
3. Porsche
4. Toyota
5. Peugeot
6. Tesla
7. Mercedes
8. Bentley
9. Suzuki
10 Bugatti
Gli errori più comuni nell'ortografia di Hyundai sono Hundai e Hyndai. La Volkswagen paga invece V e W, invertite in 309mila occasioni, mentre il carro inglese diventa il wagon tedesco, sommando più di un milione di errori mensili.
Il terzo marchio, Porsche, diventa Porsche in 735mila casi al mese (e probabilmente la maggior parte degli errori arriva dai correttori automatici italiani, ndr), e chiude la mini classifica dei marchi nella top million di parole più sbagliate al mese: da Toyota giù, sono tutti sotto di esso.
Scorrendo la classifica, si distinguono anche per simpatia, forse per la pronuncia peculiare degli spot, Susuki e Buggati, termine tecnico molto usato nel gergo italiano che indica problematico.
Ogni mese si registrano 1,200 errori di ortografia di Fiat, gli errori più comuni sono Fiata (di origine olandese?) e Fiatt. Non sono elencati né Ferrari né altri marchi italiani.
Kia, ad esempio, è tra i marchi più facili da ricordare e scrivere per gli utenti di Internet: in media, viene scritto in modo errato solo una manciata di volte al mese.
Come possiamo vedere dalla classifica, in testa c'è Range Rover, che in media paga più di 200,000 inserimenti errati al mese: Rang Rover e Range River sono gli errori più comuni.
Hyundai rimane leader, Tucson seconda non perché il nome del modello sia sbagliato, ma piuttosto perché è il nome del marchio, e la stessa sorte vale per Porsche, che sigilla il podio anche con Cayenne.